Inclusione

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La scuola si assume in piena responsabilità, in unione all’alunno e ai genitori, il ruolo diformazione e tutela della personalità degli individui, nel rispetto della libertà e dellapersonalità di ciascuno, in base al diritto all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione. Intal senso la diversa abilità e lo svantaggio sono responsabilità di tutto l’Istituto.

La scuola è impegnata nel mettere in atto interventi di integrazione e di recupero deglialunni che presentano situazioni di difficoltà di vario genere, in particolare:

- riguardo gli alunni stranieri e/o gli alunni che per motivi famigliari, ambientali opersonali, incontrano difficoltà ad affrontare e/o a sostenere il ritmo del normale lavoroscolastico, la scuola organizza attività di recupero sotto forma di "sportelli", incontri pomeridiani sia individuali che per piccoli gruppi, oppure recupero "in itinere" durante lepomeridiani sia individuali che per piccoli gruppi, oppure recupero "in itinere" durante leore curricolari, in modo da offrire pari opportunità anche agli alunni più svantaggiati, inun'ottica sia di integrazione nel contesto educativo che di riduzione della dispersione scolastica;

- riguardo gli alunni diversamente abili, un apposito gruppo di lavoro per l’integrazione- riguardo gli alunni diversamente abili, un apposito gruppo di lavoro per l’integrazioneformato, di volta in volta, dagli insegnanti della classe, da personale specializzato dell'A.S.L.,dalla famiglia e coordinato dal D.S. o da un suo collaboratore(GLHOI), traccia percorsiformativi individualizzati, sotto il profilo didattico-metodologico, calibrati in rapportoall’entità e al tipo di disabilità, tali da permettere all'alunno svantaggiato di riceveredalla frequenza scolastica il massimo vantaggio per il suo benessere fisico e psichico. Inquesta azione risulta prezioso l'aiuto offerto dai docenti di sostegno (contitolari, a tutti glieffetti, nelle classi in cui operano), dagli addetti all’assistenza personale dell’A.S.L. e dai volontari che affiancano gli insegnanti nel lavoro di recupero dell'alunno diversamente abile.E’ dato largo spazio in entrata alla collaborazione con gli insegnanti della scuola media,per non trascurare alcuna informazione che possa essere utile al ragazzo. Nell’inserimento inuna classe si opera in modo da sensibilizzare i compagni, allo scopo di evitare disinteresse,aggressività, emarginazione, e di favorire la creazione di un clima di reciprocaresponsabilizzazione. Nel primo periodo dell’anno scolastico, il Consiglio di Classe, insiemeal gruppo di lavoro per l’integrazione, in base all’anamnesi ed alle informazioni raccolte, stilala programmazione annuale mirata a valorizzare anche i piccoli passi e le potenzialitàdell’alunno diversamente abile anche con l’attuazione di progetti “sperimentali” che nefavoriscono le abilità, spesso più a livello operativo che teorico, previo il consenso deigenitori, fissando un orario curricolare che può essere inferiore rispetto al monte oreufficiale. La socializzazione è ritenuta di peculiare importanza; periodicamente sipredispone, all’interno del consiglio di classe, uno spazio per controllare e rimettere apunto, se necessario, la programmazione individualizzata.

Entro il mese di Marzo i docenti di sostegno, riuniti nella commissione per l’integrazione,Entro il mese di Marzo i docenti di sostegno, riuniti nella commissione per l’integrazione,coordinati dal D.S. o un suo collaboratore, individuano il monte ore necessario a soddisfare ibisogni formativi degli alunni diversamente abili in base alle loro caratteristiche salienti. Intal modo la richiesta del monte ore per il sostegno che verrà indirizzata al C.S.A. sarà il piùpossibile rispondente alla situazione reale.

Ad inizio anno scolastico il D.S. provvede ad abbinare alle classi con alunni diversamenteabili gli insegnanti di sostegno con i requisiti e le competenze il più possibile adatti allecaratteristiche degli alunni medesimi. L’Istituto effettua attività di raccordo coi familiari deglialunni in ingresso e con le Scuole medie inferiori, con le quali collabora in sede di orientamento, attraverso il referente d’Istituto, per la definizione del progetto di massima, inbase alle:

- caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale);

- progetto di vita personale.

Sulla base di detti elementi è possibile definire due percorsi:

A. programmazione ministeriale

B. programmazione differenziata

Dette programmazioni sono definite da ciascun Consiglio di Classe, con la consulenza delpersonale individuato per il coordinamento delle attività di integrazione, in accordo con ifamiliari degli alunni ed i medici che hanno redatto la diagnosi, entro il mese di novembre diciascun anno, dopo un preliminare periodo di osservazione.

Per progettazione ministeriale si intende quella che fa riferimento agli obiettivi previsti daiprogrammi ministeriali, che sono riconosciuti come risultati compatibili con lecaratteristiche psichiche dell’alunno (intese come l'insieme delle funzioni che dannoall'individuo autocoscienza, determinandone l'agire). Può prevedere una modifica o unariduzione dei contenuti affrontati, purché ciò non determini ostacolo nel raggiungimento degliobiettivi previsti dal curricolo, in termini di competenze terminali.

Per progettazione differenziata si intende il percorso individuale proposto ad unalunno le cui competenze o caratteristiche psichiche siano tali da non consentire l’accessoai contenuti/obiettivi previsti dai programmi ministeriali per parte o tutte le disciplinepreviste dal curricolo. La programmazione differenziata non può significare l’esclusione dalleattività disciplinari della classe.

Allegati

Azioni-della-scuola-per-linclusione.pdf