Un pensiero per Anna
9 ottobre 2024: in una mattinata scolastica iniziata né più né meno che come le altre, uno squarcio profondo ha lacerato la nostra vita, gettandoci addosso un dolore che ci toglie le parole e anche il respiro.
Anna, un fiore che aveva tutta la bellezza e la fragilità dei suoi sedici anni, ci ha lasciato. E il vuoto della sua assenza si popola di mille domande, di mille perché ai quali forse mai sapremo dare risposta. Un pensiero, però, si radica nel nostro cuore: Anna era, è e sarà sempre una studentessa dello “Jacopo”, in quanto la custodiremo – e ci impegniamo a farlo – nello scrigno più sicuro, quello della nostra memoria.
Questo, intanto, è il tempo del silenzio, un silenzio che desideriamo offrire come estremo dono, discreto e avvolgente, alla famiglia di Anna. Nel silenzio, tuttavia, sentiamo farsi strada delle parole a cui spesso, nella frenesia della nostra quotidianità, non diamo il necessario ascolto: la parola “amore”, la parola “amicizia”, la parola “solidarietà”... e, filo rosso fra queste, la parola “vita”. Parole così potenti, così dirompenti che non sappiamo circoscriverle in una definizione esaustiva. Parole che dobbiamo riscoprire, perché il loro valore, proprio in quanto non misurabile, va infinitamente al di là di quello dei termini ben squadrati con cui delimitiamo le cose che solo erroneamente avvertiamo come necessarie, quali un cellulare all’ultimo grido o un paio di scarpe firmate.
Per Anna, nel nome di Anna, vogliamo ribadire che la vita che abbiamo ricevuto non è solo la “nostra” vita, come un certo individualismo diffuso ci lascerebbe credere, ma appartiene, in un senso più ampio e misterioso, all’intera umanità e, anzitutto, alla comunità in cui viviamo, nella quale, nel bene e nel male, ogni nostro gesto influisce sulla vita di chi ci circonda. Una sola parola di scherno, ad esempio, può atterrare chi ci sta accanto; viceversa, anche un semplice sorriso può restituire speranza.
In memoria di Anna, nel nome di Anna, noi dello “Jacopo” continueremo a essere quello che più di tutto siamo: una piccola comunità, una grande famiglia, stretta oggi in un abbraccio di dolore e amore.